Le porte blindate a Bergamo rientrano principalmente nel Bonus Ristrutturazioni, previsto per interventi di miglioramento della sicurezza degli edifici.
Questo bonus può essere applicato all’acquisto e all’installazione di porte blindate, poiché queste migliorano la protezione contro furti e intrusioni.
Oltre al Bonus Ristrutturazioni, il portoncino blindato può rientrare anche nel Superbonus 110% se l’intervento fa parte di un’opera complessiva che include:
- l’isolamento termico
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione
Tuttavia, in questo caso, la porta blindata deve contribuire all’efficienza energetica o alla riduzione del rischio sismico dell’edificio.
Grazie agli incentivi che riguardano la porta d’ingresso blindata si può ottenere una detrazione fiscale del 50% per aumentare la sicurezza della propria casa.
Il bonus riconosciuto al portone blindato prevede le stesse condizioni del bonus ristrutturazioni, cioè la detrazione per il recupero del patrimonio edilizio.
Attualmente la detrazione del 50% per la sostituzione di una porta con un portoncino d’ingresso blindato ha una validità fino al 31 dicembre 2024.
Bonus Sicurezza 2024: Quali spese posso detrarre del 50%?
Il bonus sicurezza 2024, o bonus videosorveglianza, è una detrazione fiscale del 50% sulle spese di installazione dei sistemi di sicurezza o allarme di un’abitazione.
Questa agevolazione fa parte del bonus ristrutturazione edilizia e si può detrarre il 50% le spese sostenute per interventi di:
- rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici
- apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione
- porte blindate e portoncino d’ingresso blindato
- apposizione o sostituzione di serrature ed accessori per gli infissi
- installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
- tapparelle metalliche con bloccaggi
- telecamere a circuito chiuso collegate con centri di vigilanza privata
- apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline
Naturalmente è possibile detrarre la porta blindata sia facendola rientrare all’interno del bonus sicurezza, che nel risparmio energetico.
Tuttavia se si tratta di nuova costruzione, non si ha il diritto al bonus sicurezza 2024, ma solo nel caso di sostituzione di quella vecchia con una blindata.
Scegliere tra le porte blindate di INFAC, significa unire le eccellenti performance e completa sicurezza all’estetica e al design esclusivo.
Ogni portoncino d’ingresso blindato dell’azienda oltre ad avere un impatto importante sul risparmio energetico, contribuisce a creare ambienti salubri.
I massimali che si possono detrarre
Per individuare quali siano i massimali che si possono detrarre acquistando una porta blindata, è indispensabile affidarsi ai professionisti nel settore.
Con il Decreto Requisiti sono stati introdotti dei massimali al mq da dover rispettare per poter detrarre la spesa sostenuta per l’acquisto di una porta d’ingresso blindata.
Questi massimali detraibili variano in funzione della zona geografica e sono fondamentali per calcolare quanto un individuo possa portare in detrazione.
Tutti i costi si considerano al netto di IVA, prestazioni professionali e opere complementari relative all’installazione e alla messa in opera delle tecnologie.
Questo significa che, per i lavori iniziati dopo il 6 ottobre 2020 nei limiti di spesa massimali al mq non rientrano le spese sostenute per:
- l’IVA
- la posa
- le altre opere complementari relative all’installazione
Nel caso di bonus sicurezza con opere di ristrutturazione esiste un limite massimo di spesa, che ammonta a 96.000 euro.
Possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili, ma anche:
- il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
- l’inquilino ed il comodatario
- i soci delle società semplici
- gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce
Come funziona la detrazione fiscale
Capire come funziona la detrazione fiscale per le porte blindate, è una procedura semplice ma spesso articolata.
La detrazione fiscale è l’importo che il contribuente può sottrarre dall’imposta lorda ed è uguale al 50% del costo sostenuto.
Questo tipo di detrazione viene chiamata anche Bonus Sicurezza e l’importo viene distribuito in 10 anni con rimborsi annuali di pari importo.
Per poter accedere al bonus per le porte blindate a Bergamo sono necessari alcuni valori tecnici e molto specifici, da compilare correttamente.
Per questo motivo rivolgersi agli esperti qualificati in materia, rimane la strategia più utilizzata per poter richiedere il bonus sicurezza 2024.
Inoltre, per avere diritto alla detrazione fiscale porta blindata bisogna utilizzare metodi di pagamento tracciabili, bonifico bancario da cui risulti:
- la causale del versamento (nella causale devi indicare semplicemente il numero e la data della fattura)
- il codice fiscale del richiedente
- il numero di partita IVA
Sia nel caso si debba accedere al bonus sicurezza o ristrutturazione, che nel caso di ecobonus per risparmio energetico è obbligatoria la comunicazione a ENEA.
Come è ben noto, le porte blindate si dividono in 5 classi antieffrazione e la detrazione fiscale è valida per qualsiasi classe anti effrazione.
Naturalmente è possibile usufruire della detrazione fiscale per la porta d’ingresso blindata con o senza dover eseguire lavori di ristrutturazione.
I requisiti da rispettare
Per poter accedere al Bonus sicurezza 2024, un’agevolazione che rientra nelle detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie, ci sono alcuni requisiti da rispettare.
Il bonus per una porta blindata può essere richiesto da chiunque desideri installare sistemi che potenziano la sicurezza degli immobili: abitazioni private oppure aziende.
I beneficiari del bonus sono anche chi esegue lavori di riqualificazione degli edifici esistenti tra altro in:
- impianti di videosorveglianza
- porte blindate
- l’installazione di finestre antisfondamento
Si tratta quindi di una detrazione fiscale del 50% sui sistemi di sicurezza e impianti di allarme, confermata anche dalla Legge di Bilancio 2024.
Viene corrisposto sotto forma di detrazione IRPEF pari al 50% dei costi sostenuti e suddivisa in 10 rate annuali per un limite massimo di spesa di 96.000 euro.
E’ una detrazione indipendente, che non è correlata al compimento di lavori di ristrutturazione o di riqualificazione edilizia.
Come per gli altri bonus edilizi 2024, a esclusione del bonus barriere architettoniche, non è possibile fruire del bonus sicurezza con lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Lo sgravio fiscale spetta a tutti i contribuenti tenuti al pagamento delle imposte sui tributi (IRPEF o IRES) e senza limiti di reddito.
Per ottenere una consulenza fiscale e capire in quale bonus rientrano le porte blindate a Bergamo, affidati al team di INFAC per ricevere un preventivo gratuito.